UN ROTOLO DI STORIA

Abbandonato nell'uso comune con l'avvento del codex (il libro composto di fogli di papiro o di pergamena racchiusi entro una doppia copertina), il libro in forma di rotolo in realtà ha continuato a godere di una certa fortuna anche in seguito, come dimostrano il Rotolo dell'Exultet, contenente il canto liturgico che dall'alto del pulpito veniva intonato dal diacono nella notte del Sabato Santo, e il Rotolo di Ester, la Megillah ebraica dedicata alla vicenda biblica della regina Ester, da srotolare e da leggere in occasione della festa del Purim. Un momento di gioiosa esaltazione collettiva in cui si celebra la salvezza del popolo ebraico scampato nel V secolo a.C. al genocidio nell'impero persiano. Presente per intero o in singole parti in molte collezioni pubbliche e private, la Megillah tradizionalmente non veniva illustrata, ma presso la Biblioteca Gottfried Wilhelm Leibniz di Hannover si conserva un rotolo che a differenza degli esemplari normalmente utilizzati nelle sinagoghe risulta splendidamente decorato. Realizzato nel 1746, misura circa sei metri e presenta un particolare interesse anche perché contiene un testo biblico in lingua tedesca. In ottobre, alla Fiera del Libro di Francoforte, la Taschen ha presentato un'eccellente edizione in facsimile del Rotolo di Hannover, corredato da un volume di commento che per le cure di Flak Wiesemann analizza la qualità letteraria del testo, la sua importanza nell’ambito della festa del Purim e la sua eccezionale qualità artistica. Il facsimile: Rotolo di Ester, rotolo manoscritto in un cofanetto di legno + libro, 600x335 mm, 146 pagine, volume di commentario in tedesco, inglese, francese, Taschen 2013.
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