UN SAGGIO SUI PRIMI MANOSCRITTI DELLA CURIA PONTIFICIA

Coraggio, tenacia, ampiezza e varietà di approcci e di prospettive storico-critiche, esemplare capacità di organizzare una materia estremamente complessa nell'ottica di una ricostruzione sistematica e interdisciplinare della cultura grafica, libraria e figurativa legata ai primordi delle biblioteche pontificie. Queste, in sintesi, le doti con cui Maria Alessandra Bilotta, muovendo da una minuziosa analisi dei codici che la storiografia e la tradizione hanno messo in relazione con la Curia papale e il Laterano, è pervenuta lo scorso anno, dopo oltre dieci anni di ricerche, a formulare una prima ma già matura e complessiva ricognizione del materiale testuale, grafico e codicologico realizzato ad uso della Curia nei secoli centrali del Medioevo. Così, ricomponendo e catalogando le disiecta membra di una produzione libraria indubbiamente assai vasta ma giunta fino a noi in condizioni alquanto frammentarie, la studiosa, pur lungi dal pervenire a considerazioni conclusive, ha saputo ricostruire nel suo insieme un aspetto molto significativo, ma poco esplorato, della storia della produzione miniata medievale, fornendo al mondo degli studi, anche grazie a una esauriente bibliografia, un prezioso strumento di indagine basato non solo su una serie di approfondimenti sulle molteplici problematiche di tale produzione, ma anche su un consistente corpus di dettagliate “schede” codicologiche e su alcuni profili bio-bibliografici come quello, davvero “illuminante”, di Magister Nicolaus, autentico e originale esponente in ambiente curiale, nel penultimo quarto del Duecento, della corrente artistica parigina.

Il libro: Maria Alessandra Bilotta, I Libri dei Papi, La Curia, il Laterano e la produzione manoscritta ad uso del papato nel Medioevo (secoli VI-XIII), Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano 2011 (“Studi e Testi”, 465), pagg. XXXII, 284, 63 tavv. a colori f.t., € 70,00.

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