UFO: l’Orbe di Fortuna

Credete nei dischi volanti?

Se siete appassionati di storia, è molto probabile che vi sia capitato di vedere History Channel almeno una volta: in questo caso, probabilmente sapete che la sua programmazione include spesso servizi e documentari riguardanti la cosiddetta "teoria degli antichi alieni". Sono molte infatti le presunte fonti artistiche, dalla preistoria al medioevo (manoscritti miniati inclusi), che testimonierebbero una presenza aliena sul nostro pianeta: Folia Magazine ha quindi deciso di approfondire una di queste "prove" di una visita extraterrestre. Il 2 luglio, infatti, è la Giornata Mondiale degli UFO!

Illumination from the manuscript "Livre des bonnes moeurs de Jacques Legrand", ms. 0297 (1338), f. 129v, ca. 1490, Musée Condé, Chantilly.

La miniatura proposta è tratta da un manoscritto francese del finire del XV secolo, una copia del "Livre des bonnes moeurs" di Jacques Legrand, un libro sulle buone maniere. Una dama elegante, colta nell'atto di far girare una ruota, e, proprio al centro... quello che sembra decisamente un dettagliato UFO di forma sferica! Gli uomini sulla collina accanto sono spaventati, e il cielo sprigiona numerosi raggi dorati: è forse la prova che i francesi avevano recentemente visto un oggetto volante? È infatti impossibile si tratti di una mongolfiera, in quanto il primo pallone aerostatico non volò in Occidente prima del XVIII secolo.

Esiste però una spiegazione più "scettica" e logica per questa miniatura? Ebbene, sembra proprio essere così.

La dama sulla sinistra, infatti, altri non è che la personificazione della Fortuna. La ruota è uno degli elementi più conosciuti della sua iconografia; ad essere forse meno note, invece, sono le associazioni fatte fin dall'antichità fra la dea romana Fortuna (o Tyche per i Greci) e un orbe, una sfera o una palla. Un globo, infatti, rappresentava il mondo stesso (con il nome di oikoumene o orbis terrarum) e il potere che la Fortuna aveva su di esso e il suo destino. Numerose sono le raffigurazioni della Fortuna insieme ad una sfera, soprattutto nella scultura: alcune di queste statue si possono trovare tutt'oggi ad esempio presso il palazzo di Hofburg a Vienna, in quello di Charlottenburg a Berlino, o presso il Fortunaportal a Potsdam - così come al Museo del Louvre, con la statua di Fortuna di Prassitele, o all'Aquincum di Budapest con la statua di Fortuna Nemesis.

T and O map from the first printed version of the Etymologiae of Isidorus, 1472 (Kraus 13)

Questo oggetto volante dorato potrebbe quindi essere identificato con l'orbe di Fortuna: esistono, inoltre, due ulteriori caratteristiche a supporto della teoria. La sfera, infatti, risulta divisa in tre parti da una serie di ricche decorazioni: un riferimento alla mappae orbis terrae (conosciuta anche con il nome di mappa T-O), un modello di mappa medievale che mostrava la Terra come un cerchio d'acqua (gli oceani) a circondare i tre continenti conosciuti a loro volta separati dal Mediterraneo, che andava invece a formare una T.

Queen Elizabeth II holding the Sovereign's Orb on her Coronation day

Questa visione del mondo era molto popolare durante il Medioevo: unita al simbolo religioso della Croce, iniziò infatti a rappresentare il potere Cristiano che re, imperatori e papi esercitavano sulle loro terre. Il simbolo del globus cruciger, infatti, diventò uno degli elementi usati dagli artisti per distinguere le figure di potere... ma non solo! I globi crucigeri venivano usati all'interno di numerosi stemmi (come quello dell'Uppland in Svezia) e, soprattutto, dai regnanti veri e propri: anche oggi, il Globo del Sovrano del Regno Unito viene usato in occasione delle cerimonie di incoronazione.

La connessione fra la mappa T-O e il globus cruciger è ancora più chiara nel Salvator Mundi di Gherardo Starnina, artista fiorentino attivo attorno al periodo di realizzazione del nostro manoscritto. Gesù Cristo, salvatore del mondo, regge letteralmente il globo nella mano sinistra: i continenti, Africa, Europa e Asia, sono chiaramente contrassegnati con i loro nomi.

Secondo la spiegazione logica e "artistica" dietro al nostro UFO, quindi, quest'ultimo rappresenterebbe semplicemente il mondo, teoria supportata dalla sua associazione a Fortuna all'interno della stessa miniatura. Cosa sono, allora, i raggi che emanano dal cielo? Perché gli uomini presenti sono spaventati dalla scena? A questo non abbiamo risposte, ma è sicuramente divertente provare a immaginare - e, anche se per poco, chiederci se siamo davvero soli nell'Universo, che esistano o meno prove di visitatori alieni!

Salvator Mundi
Salvator Mundi by Gherardo Starnina, single panel from a polyptych, mixed technique on poplar wood, 1404 – 1407, Städel Museum, Frankfurt am Main.
Post consigliati