Matronalia

Giunone Il primo marzo costituiva, secondo il calendario pre-giuliano, il primo giorno dell'anno romano. In questo stesso giorno, inoltre, la religione romana era solita celebrare i Matronalia (o Matronales Feriae), festività dedicate alle matrone di Roma. Secondo la tradizione, la festività fu stabilita per volere dello stesso Romolo e di Tito Tazio, re dei Sabini, per celebrare le donne Sabine che, in seguito al celebre Ratto, contribuirono alla pace fra i due popoli. La festività si evolvette in seguito nella celebrazione di Giunone Lucina, dea delle madri e del parto, il cui tempio sul colle Esquilino venne inaugurato il primo marzo del 375 a.C.. Le donne romane, a cui veniva eccezionalmente permesso di portare i capelli sciolti, usavano quindi recarsi al tempio di Giunone per offrire fiori ed incenso alla dea e pregare per la gloria dei loro mariti; questi ultimi, in cambio, erano soliti presentare doni alle proprie mogli e alle proprie madri. Agli schiavi della famiglia, inoltre, veniva concesso un giorno di riposo, durante il quale la matrona stessa avrebbe preparato per loro un lauto pasto.   "Giunone", miniatura tratta dal manoscritto ""Le romant des Fables Ovide le Grant", ms. 5069 réserve, c. 17r, 1301-1325, Bibliothèque nationale de France, Parigi.
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