ALL’ASTA IL LIBRO D’ORE PIÙ COSTOSO DEL MONDO

Il Libro d'Ore più prezioso del mondo tra quelli ancora in possesso di privati sarà battuto dalla casa d'aste Christie's di New York il prossimo 29 gennaio. Si tratta del celebre Libro d'Ore Rothschild, manoscritto fiammingo realizzato all'inizio del XVI secolo e illustrato con ben sessantasette spettacolari miniature a tutta pagina. Il codice era già stato venduto nel 1999 a Londra per 13,3 milioni di dollari, una cifra di tre volte superiore rispetto alle aspettative, che ne fece il libro di preghiere più caro mai venduto all'asta (il record assoluto per un codice non miniato è saldamente in mano al Codice Leicester di Leonardo, acquistato all'asta da Bill Gates nel 1994 per ben 30,3 milioni di dollari). All'asta che si terrà a gennaio, Christie's spera di realizzare tra i 12 e i 18 milioni di dollari (tra gli 8,9 e i 13,3 milioni di euro). Prima di allora, il codice sarà esposto a Hong Kong, a Mosca e a Londra. La storia del Libro d'Ore Rothschild (da non confondere con il Libro d'Ore Medici-Rothschild conservato a Waddesdon Manor, in Inghilterra) è in gran parte avvolta nel mistero. Non conosciamo ad esempio l'identità del committente dell'opera, dal momento che sulle sue pagine non figurano stemmi o simboli araldici che permettano l'identificazione della famiglia di provenienza. Ciò che sappiamo è che il codice fu miniato nelle Friandre tra il 1500 e il 1520 da vari artisti dell'area di Gand e Bruges, tra cui il grande Simon Bening. La ricchezza e la qualità delle illustrazioni - caratterizzate dalle ampie bordure decorate con elementi floreali, oggetti e trompe l'oeil - ne fanno uno dei massimi capolavori della miniatura rinascimentale del XVI secolo. Il nome del codice è legato a quello dei Rothschild, la potente famiglia di banchieri che aveva acquistato il libro nel XIX secolo. Nel 1938, subito dopo la annessione dell'Austria alla Germania, il barone Louis Nathaniel de Rothschild venne arrestato dai nazisti in quanto ebreo: fu allora che la sua collezione d'arte e di oggetti d'antiquariato - tra cui il prezioso Libro d'Ore - venne confiscata dal Terzo Reich. Terminata la guerra, il governo austriaco varò una legge che vietava l'esportazione delle opere d'arte e impose al barone di donare ai musei pubblici molti dei suoi beni: il manoscritto confluì allora alla Österreichische Nationalbibliothek con la segnatura di Codex Vindobonensis S.N. 2844. Il libro e gli altri beni ritornarono in possesso della famiglia Rothschild solo nel 1999 e l'8 luglio di quell'anno il Libro d'Ore fiammingo fu battuto all'asta.
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