Annunciazione

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La Chiesa celebra oggi la festa dell'Annunciazione, cioè l'annuncio dell'Arcangelo Gabriele alla Vergine Maria che quest'ultima avrebbe concepito e sarebbe diventata madre del figlio di Dio. Questa data, ovviamente, non è per nulla casuale: il 25 marzo cade ad esattamente nove mesi prima del giorno di Natale, che rappresenta il giorno della nascita di Gesù. Poiché l'Annunciazione costituisce l'evento che ha permesso l'Incarnazione di Gesù, è naturale che sia sempre stata considerata una delle solennità principali della Cristianità: per questo motivo, la data del 25 marzo veniva usata in molti paesi cristiani come primo giorno del nuovo anno, almeno fino all'adozione ufficiale del Calendario Gregoriano (ad esempio in Francia fino al 1564 e in Inghilterra fino al 1752). La scena dell'Annunciazione è inoltre descritta anche all'interno del Corano.

L'Annunciazione è inoltre uno dei temi fondamentali dell'arte cristiana (e in particolare di quella mariana), comparendo nel repertorio di quasi tutti i grandi maestri del Medioevo e del Rinascimento: Leonardo, Botticelli, Piero della Francesca, Raffaello, Jan van Eyck e Caravaggio sono solo alcuni dei tanti artisti ad aver dipinto la scena. Uno dei motivi artistici principali dell'Annunciazione è il giglio: il fiore bianco, simbolo di purezza, viene spesso dipinto fra le mani dell'Arcangelo o, in alternativa, in un vaso posizionato fra Maria e Gabriele.


"Annunciazione", iniziale miniata tratta da un Salterio e Libro d'Ore ad uso di Parigi, ms. lat. 32, c. 204v, XV secolo, Bibliothèque de Genève, Ginevra.

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