CASTELLO SFORZESCO, SOTTO L’INTONACO RIAFFIORA LEONARDO

Con il restauro della Sala delle Asse, all'interno del Castello Sforzesco di Milano, riappaiono frammenti dei disegni di Leonardo da Vinci. Ne ha dato notizia il Comune di Milano presentando ieri l'opera di restauro. Secondo l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, sotto un certo numero di strati di pitture, sulle pareti c'è ancora l'intonaco sul quale ha lavorato Leonardo, di cui sono recuperabili ampie aree. Gli obiettivi del restauro conservativo sono tre: indagare e eliminare le cause del deterioramento delle pitture; identificare gli strati di ridipintura e gli interventi che si sono succeduti nel tempo; valutare la possibilità di un recupero della leggibilità della decorazione nel rispetto della storia conservativa dell’opera. Per il momento le prove di scopritura fin qui realizzate sono state svolte principalmente con mezzi meccanici (bisturi e martelline), ma la particolare aderenza che caratterizza gli strati di pittura sovrapposti richiederà in seguito l'utilizzo di altre metodologie, quali ablatori a ultrasuoni, strumentazioni laser e prodotti chimici. Ma qual è la storia della Sala delle Asse? Situata al primo piano del torrione nord-est del Castello Sforzesco, la sala prende il nome dalle assi di legno che si ritiene un tempo rivestissero le pareti, probabilmente a difesa contro l’umidità. Si trattava di un ambiente importante in cui ospiti ed ambasciatori erano accolti dagli Sforza. Per questo motivo, Leonardo da Vinci, chiamato a Milano da Ludovico Sforza detto il Moro, realizzò nel 1498 la decorazione pittorica, impegnandosi a finirla entro pochi mesi. Leonardo (probabilmente con il concorso di aiuti) ideò e dipinse sulla volta della sala un finto pergolato costituito da una serie di rami e da corde dorate e annodate che si intrecciano. Quando a partire dal 1499 il Ducato di Milano venne conquistato dai francesi, iniziò un periodo di decadenza per il Castello che successivamente fu addirittura trasformato in caserma e la Sala delle Asse fu adibita a stalla. Sopra la pittura di Leonardo fu steso un intonaco di calce bianca, rimosso solo alla fine dell’Ottocento, quando il Castello era diventato proprietà della Municipalità di Milano. Nel 1901 il responsabile dei lavori di ripristino del Castello, Luca Beltrami, architetto e deputato del Regno, affidò la sistemazione della decorazione di Sala delle Asse al pittore e decoratore Ernesto Rusca che, secondo la concezione di restauro dell’epoca, ridipinse ampiamente la superficie pittorica. Fin da subito le critiche furono feroci: Adolfo Venturi, celebre critico d’arte, affermò “Questo non è più Leonardo, questa è una Gambrinus Halle”. Le pitture del Rusca sarebbero state rimosse solo nel 1956. Per maggiori informazioni: sito dedicato al restauro della Sala delle Asse
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