Da Firenze a Budapest: l’arte alla corte di Mattia Corvino

In occasione dell'anno dedicato alla cultura ungherese (lo sapevate?), Firenze celebra con una bella mostra al Museo di San Marco il "Lorenzo il Magnifico" d'Ungheria, quel Mattia Corvino - re dal 1458 al 1490 - che attirò a Buda umanisti e artisti, facendo della sua corte uno dei centri più raffinati d'Europa.

La mostra "Mattia Corvino e Firenze - Arte e Umanesimo alla Corte del re di Ungheria" (da domani 10 ottobre al 31 dicembre 2013) intende fare luce sui rapporti del re mecenate con l'Italia e in particolare con Firenze, evidenziando le influenze esercitate da Lorenzo il Magnifico e dalla cerchia di intellettuali e artisti che gravitava intorno a lui. Ampio spazio è dedicato alle biblioteche di Mattia Corvino e di Lorenzo de' Medici, con l'esposizione di preziosi codici miniati commissionati da Mattia Corvino per la sua biblioteca, oggi dispersa, che raccoglieva alcuni dei libri più preziosi del suo tempo, molti dei quali realizzati proprio a Firenze. Ai manoscritti si aggiunge un'ampia esposizione di altre opere - pittura, scultura, ceramica -  che mostrano come l'umanesimo ungherese affondi le sue radici in Italia, e come, in ambito artistico, sia stata determinante la diffusione dello stile rinascimentale fiorentino. Un'eredità culturale rimasta fino ad oggi alla base della cultura ungherese.

Tra i prestiti di maggior rilievo spiccano la tappezzeria del trono di Mattia Corvino del Museo Nazionale di Budapest, realizzata su disegno di Antonio del Pollaiolo, il rilievo marmoreo con il Ritratto di Alessandro Magno della National Gallery di Washington, attribuito ad Andrea del Verrocchio, la straordinaria Bibbia di Mattia Corvino (nella foto) della Biblioteca Medicea Laurenziana miniata da Monte e Gherardo di Giovanni, i Ritratti di Mattia Corvino e Beatrice d'Aragona del Museo di Belle Arti di Budapest, attribuiti a Giovanni Dalmata, l'Epithalamium di Marliano della Biblioteca Guarnacci di Volterra, con il ritratto di Mattia di miniatore appartenente alla cerchia leonardesca.

Per maggiori informazioni: Museo di San Marco

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