I PIÙ SPETTACOLARI AVORI BAROCCHI IN MOSTRA A FIRENZE

Debutta oggi a Firenze la mostra "Diafane passioni. Avori barocchi dalle corti europee", destinata a lasciare a bocca aperta anche chi per gli avori non ha mai nutrito una grande passione. Quella che si è appena aperta al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti è infatti la prima grande mostra dedicata alla scultura in avorio, che, dalla metà del Cinquecento e per circa due secoli, fu considerata in tutta Europa come una delle massime e più sofisticate forme di espressione artistica: i più importanti scultori del periodo barocco, sia in Italia che nei paesi transalpini e addirittura nelle colonie portoghesi e spagnole, si cimentarono in questa tecnica raffinatissima e difficile, che univa alla perizia dell’artefice la preziosità della materia prima. La mostra riunisce per la prima volta quasi centocinquanta pezzi, affiancando alle opere conservate a Firenze - eredità del collezionismo mediceo - spettacolari realizzazioni provenienti dai più importanti musei stranieri e da collezioni private: ogni aspetto dell’arte figurativa e astratta dell'avorio - dalle coppe ai rilievi, dalle composizioni mitologiche ai ritratti di principesse - è presente nella sua forma più raffinata, immergendo lo spettatore in un mondo magico di forme diafane, dalla grazia fiabesca. La mostra si articola in varie sezioni che percorrono l’arte dell’avorio dal Quattrocento, quando catturò l’attenzione di Lorenzo il Magnifico, al maturo Rinascimento, fino all’esplosione del Barocco con opere degli scultori fiamminghi e tedeschi più famosi del periodo, da Leonhard Kern a François du Quesnoy, da Georg Petel a Balthasar Permoser. La mostra, ideata e curata da Eike D. Schmidt e diretta da Maria Sframeli, è aperta fino al 3 novembre 2013. Per maggiori informazioni: sito della mostra [gallery link="file" columns="5"]
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