Libertà di stampa

Stampa

Da 25 anni esatti, il 3 maggio viene considerato dall'UNESCO la Giornata mondiale della libertà di stampa. Proclamata appunto nel 1993 dall'assemblea generale dell'ONU, l'obiettivo della Giornata è quello di celebrare ed esaltare i principi della libertà di stampa in tutto il mondo, ricordando ai singoli governi il proprio ruolo e dovere nel rispettare tale diritto fondamentale. Allo stesso tempo, il 3 maggio è diventato la data simbolo in cui rendere omaggio a coloro che hanno perso la vita in seguito alla censura e alla violazione del diritto alla libertà di stampa, come giornalisti ed editori. A questo proposito, l'ONG internazionale Reporter Senza Frontiere (RSF) propone un "barometro" che indica, per l'anno in corso, la situazione degli omicidi e delle carcerazioni nell'ambito giornalistico.

Il fenomeno della censura della stampa iniziò ad emergere già nei primi anni dopo la sua invenzione. Se prima di Gutenberg, infatti, il sapere scritto era quasi unicamente controllato dalle istituzioni ecclesiastiche a cui gli amanuensi erano affiliati, la nuova possibilità di privatizzazione data dalla stampa (così come la sua enorme diffusione) rappresentava una grossa minaccia per una Chiesa già in crisi a causa della Riforma Protestante. Già nel 1487, per mezzo della bolla papale Inter multiplices, Innocenzo VIII fissò i primi principi della censura preventiva, reiterata poi dai papi successivi: vescovi e collaboratori diocesani dovevano dare il loro benestare, l'imprimatur, prima che un'opera potesse essere pubblicata. Questi principi portarono poi all'istituzione del celebre Indice dei Libri Proibiti così come a quella dell'Inquisizione romana.

Sebbene la Chiesa non avesse lo stesso potere censore in tutta Europa, molti altri organi di potere imitarono questi provvedimenti al fine di promuovere e tutelare la propria immagine. Un esempio viene dall'Inghilterra di Enrico VIII, che nel 1531 stabilì a sua volta una forma di censura preventiva; è qui, inoltre, che John Milton scrisse uno dei primi testi in difesa della libertà di stampa, l’Aeropagitica (1644). Sarà proprio l'Inghilterra, nel 1695, il primo paese ad abolire la censura preventiva. La Rivoluzione Francese, infine, sancirà l'importanza della libertà di stampa in occidente includendola nella Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino del 1789.

  "La stampa", miniatura tratta dal manoscritto "Chants royaux sur la Conception", ms. Fr 1537, c. 29v, XVI secolo, Bibliothèque Nationale de France, Parigi.
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