LE 7 MERAVIGLIE D’EUROPA PIÙ A RISCHIO (E L’ITALIA NON MANCA)

C'è anche l'Italia nell'elenco dei monumenti e dei paesaggi più minacciati d'Europa appena stilato da Europa Nostra. La federazione pan-europea per il patrimonio culturale ha infatti diffuso la lista delle "sette meraviglie" del patrimonio culturale e naturale europeo la cui sopravvivenza è in pericolo: per la mancanza di fondi o di competenze, per la negligenza nella conservazione, per disastri naturali o conflitti politici. Tra le emergenze segnalate da Europa Nostra figura anche un monumento italiano... Vediamo quali sono le sette meraviglie a rischio. Anfiteatro romano di Durazzo (Albania) Riscoperto solo nel 1960, l'anfiteatro di Durazzo è uno dei più importanti siti archeologici della regione balcanica. Il monumento è minacciato sia dall'urbanizzazione selvaggia - che ha contribuito al suo deterioramento - sia dalla mancanza di risorse finanziarie. La Linea Verde nel centro storico di Nicosia (Cipro) L'area demilitarizzata istituita dall'ONU nel 1974 attraversa il centro storico della capitale e ha sconvolto la coesione della città. Decenni di abbandono hanno minato l'alto valore architettonico degli edifici, tra i quali vi sono monumenti medievali e neoclassici, con un impatto devastante sulla qualità dell'ambiente e delle condizioni di vita di tutto il centro città: il cuore del centro storico di Nicosia è oggi un corridoio privo di vita di 1,5 km. Fortificazioni di Briançon (Francia) Briançon è una delle più spettacolari città fortificate della Francia. Nel XVII secolo, Sébastien Le Prestre de Vauban, il celebre ingegnere militare di Luigi XIV, ricevette il difficile compito di progettare queste fortificazioni di montagna: un complesso difensivo composto da mura urbane che si sviluppa su più di tre chilometri. Questo capolavoro di fortificazioni di montagna, considerato uno dei migliori al mondo e protetto dall'Unesco, è oggi gravemente minacciato dal degrado delle fondamenta rocciose, dalle forti gelate e dalla mancanza di manutenzione in generale. Monastero rinascimentale di San Benedetto Po (Italia) La piccola città di San Benedetto Po deve la sua fama all'omonimo complesso abbaziale, risalente all'XI secolo. Gli edifici principali sono stati progettati nel XVI secolo da Giulio Romano, artefice di Palazzo Te a Mantova. Durante l'ultimo decennio, un ampio e costoso restauro ha riportato questo capolavoro al suo antico splendore, ma il sisma che ha colpito l'Emilia e la bassa Lombardia nel maggio 2012 del 20 ha danneggiato gravemente l'abbazia, compromettendo l'intero processo di conservazione. Da allora, molte parti del complesso sono diventate inaccessibili al pubblico a causa dei rischi di caduta di detriti o di collasso. Monastero di Setúbal (Portogallo) Il Monastero di Gesù a Setúbal, la cui costruzione è stata conclusa nel 1494, è uno dei primi esempi di stile tardogotico portoghese, noto come stile manuelino. Questo stile incorpora abilmente elementi marittimi e rappresentazioni portate dai viaggi pionieristici degli scopritori portoghesi. Nel  2011 la Commissione europea ha deciso di attribuire a questo eccezionale monumento il "marchio del patrimonio europeo". Eppure, il Monastero di Gesù è chiuso al pubblico da più di 20 anni ed è in avanzato stato di degrado per mancanza di fondi. Il paesaggio minerario di Rosia Montana (Romania) Il paesaggio di Rosia Montana è il risultato di oltre tre mila anni di attività di estrazione mineraria. Un patrimonio sotterraneo costituito da una vasta rete di gallerie, per un totale di circa 150 km. In superficie, i resti di antichi abitazioni - sia romane che medievali - testimoniano l'intensa interazione tra l'uomo e il suo ambiente nel corso dei secoli. Oggi il paesaggio minerario di Rosia Montana è seriamente minacciato da un progetto di estrazione dell'oro su larga scala. Chiesa armena di San Giorgio a Mardin (Turchia) Per quindici secoli la Chiesa di San Giorgio è stata la casa spirituale della grande comunità armena nella città turca di Mardin. La chiesa fu fondata nel 420 d.C. ed è stata utilizzata fino al 1915, quando la popolazione armena ha lasciato la città. Nonostante la sua eccezionale importanza storica e culturale, questo monumento è attualmente in uno stato di avanzato degrado. Per maggiori informazioni: Europa Nostra
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