Le statue della tomba di Berry all’asta

La casa d'aste britannica Christie ha appena annunciato la vendita di due tesori unici della scultura medievale: una coppia di Dolenti in alabastro provenienti dalla tomba di Jean de France, duca di Berry. "Portare queste straordinarie sculture sul mercato dell'arte - ha dichiarato la Direttrice del Dipartimento di Scultura Isabelle Degut - è una pietra miliare per tutti i collezionisti di arte medievale. Entrambe le figure sono rimaste all'interno della stessa collezione francese per più di due secoli". Ma qual è l'origine di queste sculture eccezionali, e com'è possibile che oggi vengano messe all'asta?

Il Duca di Berry, terzo figlio del re di Francia Jean II le Bon, è considerato uno dei più grandi mecenati del suo tempo. Fece ricostruire e ristrutturare i castelli delle sue principali proprietà e commissionò importanti opere d'arte tra cui il celebre manoscritto delle Très Riches Heures, miniato dai fratelli Limbourg e attualmente esposto nel Museo Condé di Chantilly. Secondo la tradizione della famiglia reale francese, il duca di Berry predispose la costruzione della propria tomba, per la quale fu incaricato lo scultore Jean de Cambrai. La tomba, da collocare nella Sainte-Chapelle del Palazzo Ducale, prevedeva una figura di giacente a grandezza naturale posta su una lastra di marmo e una base decorata con un corteo di una quarantina di persone in lutto (i Dolenti) riparate da tettoie architettoniche. I lavori per la realizzazione della tomba si interruppero nel 1416 a causa della morte del Duca: erano state completate solo la figura del giacente (oggi nella cripta della cattedrale di Bourges), il celebre rilievo con il Sonno degli apostoli e cinque Dolenti.

Fu il re di Francia Carlo VII, pronipote ed erede di Jean, a riprendere in mano i lavori, affidando il completamento della galleria dei Dolenti a Etienne Bobillet e Paolo Mosselmann intorno al 1450-1453. Queste figure, modellate a tutto tondo, si caratterizzavano per i volti espressivi e il plasticismo dei panneggi - molto diverse dai primi Dolenti, dalle forme più rigide e semplificate. La tomba fu completata intorno al 1457 e per tre secoli rimase al centro del coro della Sainte-Chapelle di Bourges. Nel 1756 l'edificio fu demolito e la tomba del duca di Berry fu spostata nella cripta della cattedrale: a questo periodo risalgono i primi danni che subì il complesso, a cui si aggiunsero quelli arrecati durante la Rivoluzione francese, quando le pensiline architettoniche furono smantellate, e le figure dei Dolenti finirono distrutte o disperse. Solo la lastra di marmo bianco e la figura giacente rimasero illese, e sono ancora oggi conservate all'interno della cattedrale di Bourges.

Dei quaranta Dolenti originari, oggi ne sono stati identificati solo ventisette: diciotto sono esposti in musei pubblici, uno risulta disperso, gli altri otto si trovano in collezioni private. Ed è proprio da uno di questi fondi privati che provengono le due sculture che Christie si prepara a mettere all'asta. 

Fonte: ArtDaily.org

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