Un’immersione nell’arte e nel capriccio di un’epoca

Si è appena aperta alla Galleria degli Uffizi la mostra dal titolo "Il Gran Principe Ferdinando de' Medici (1663-1713) collezionista e mecenate", di cui quest'anno ricorre il terzo centenario della morte.

Figura di spicco allo scadere del Seicento, Ferdinando si distinse per l’amore per la cultura nel senso più pieno del termine: i suoi interessi collezionistici e mecenatizi si svilupparono in parallelo, e ben presto, a quelli per il teatro, per la musica, per la scienza, facendo del giovane delfino un vero e proprio faro nella Firenze del tempo. La mostra che la Galleria degli Uffizi gli dedica costituisce - per dirla con Cristina Acidini - “una immersione nell’arte, nel gusto, nella curiosità e nel capriccio di un’intera epoca” e vuole rendere omaggio a questa straordinaria personalità, eclettica e articolata, presentandone le caratteristiche salienti in merito al collezionismo artistico ma anche alla passione per lo spettacolo.

Nelle sale al piano nobile della Galleria, un tempo occupate dall’Archivio di Stato e oggi, progressivamente, consegnate al nuovo, grande nascente museo, in altrettante sale tematiche verranno presentate opere e documenti significativi della vicenda biografica del Delfino toscano che, premorendo al padre, appunto il 31 ottobre 1713, non ebbe pieni doveri di Stato, potendo così sviluppare quelle passioni che lo accompagnarono nella pur breve vita. La mostra terminerà il 3 novembre 2013.

Per maggiori informazioni: sito della mostra

Nell'immagine: Evaristo Baschenis, "Natura morta di strumenti musicali" (1650 circa).

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