Nerone e Agrippina

Nerone e Agrippina Il 15 dicembre 37 d.C. nacque ad Anzio il futuro imperatore romano Nerone. In quanto unico figlio di Gneo Domizio Enobarbo e Agrippina Minore, Nerone era imparentato sia con Caligola che con Augusto. In seguito alla morte del padre biologico nel 40 d.C., il giovane Nerone venne adottato dal suo prozio (e nuovo patrigno) Claudio, divenendone erede e successore. Figura predominante nella vita di Nerone fu, come noto, quella della madre Agrippina. Molto probabilmente coinvolta nella morte di Claudio, la donna sembrava avere un'enorme sete di potere e ambiva, in ultimo, alla nomina di Nerone come imperatore. Dopo l'ascesa al trono del figlio, Agrippina esercitò a lungo un ampio controllo sulle sue decisioni, fino a quando Nerone stesso non la allontanò. Se la relazione fra i due fu sempre travagliata, alcuni eventi, fra cui le numerose relazioni amorose di Nerone, intaccarono ulteriormente il legame fra madre e figlio; Agrippina, realizzando che non sarebbe riuscita a controllare Nerone ancora a lungo, iniziò quindi a cospirare contro di lui. Ben conscio di ciò, Nerone iniziò a fare lo stesso. Svetonio e Tacito, principali biografi di Nerone nonché suoi ferventi detrattori, descrissero nei dettagli gli svariati tentativi di matricidio da parte dell'imperatore. Tacito narra che la matrona, sul punto di essere uccisa, ordinò ai suoi assassini di colpirla a quello stesso ventre che aveva dato la luce al figlio. Secondo alcuni, inoltre, Nerone si recò poi ad ispezionare il corpo della madre, lodandone la bellezza prima di cremare il cadavere nella tradizionale pira funeraria.   "Nerone ed Agrippina", miniatura tratta dal manoscritto "Roman de la Rose"di Guillaume de Lorris e Jean de Meun, ms. Harley 4425, c. 59r, fra il 1490 e il 1500 circa, British Library, Londra.
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