Settembre, andiamo: vite e vino nel Medioevo

Vendemmia

Di nuovo al lavoro! Siamo finalmente giunti a settembre e il nostro team è nuovamente pronto a tuffarsi fra le pagine dei manoscritti miniati più belli.

Diamo il benvenuto al nuovo mese con questa raffigurazione di una delle tradizionali attività settembrine: la vendemmia. Anche se la produzione del vino gioca ancora oggi un ruolo fondamentale nell'agricoltura, è interessante notare quanto il Medioevo in particolare abbia contribuito al diffondersi della vite in tutta Europa. Già bevanda assai popolare ai tempi dell'Impero Romano, il vino godeva da secoli di un'importanza vitale all'interno della società; fu con l'avvento del Cristianesimo, tuttavia, che divenne anche cardine di religione e spiritualità. In memoria dell'Ultima Cena, infatti, il vino doveva essere utilizzato nell'Eucarestia durante la celebrazione di ogni Messa, in quanto simbolo del sangue di Cristo: con l'espandersi della Chiesa in tutta Europa, di conseguenza, crebbero anche le aree coltivate a vite. Se il clima mite del sud era ideale per la viticultura, tuttavia, la situazione era ben diversa nelle fredde campagne dell'Europa centrale e del nord. Furono proprio missionari e monasteri ad affrontare l'arduo compito di assicurare una produzione d'uva regolare, iniziando così a coltivare la vite nei propri terreni: è proprio a questi monaci "contadini" che dobbiamo numerose delle celebri varietà dell'Europa centrale quali Cabernet e Traminer.

La vite stessa, tuttavia, godeva di una grande importanza culturale. La pianta, infatti, è spesso citata all'interno del Nuovo Testamento: Dio è paragonato ad un viticoltore, mentre Gesù è "vera vite" ed i credenti i tralci:

"Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto."
Gv. 15, 5.

Foglie e tralci di vite divennero così il motivo floreale predominante nell'arte europea del tempo, a decoro di manoscritti, dipinti, statue ed elementi architettonici.

Storia, religione e agricoltura sembrano quasi essersi allineate fra loro per fare del vino la bevanda che oggi conosciamo e amiamo: ringraziate questa fortunata coincidenza la prossima volta che sorseggerete il vostro vino preferito. Salute!


"Vendemmia", miniatura tratta dal manoscritto "Miracles de Notre Dame" di Gautier de Coinci, ms. 0551, c. 022v, terzo quarto del XIII secolo, Bibliothèque Municipale, Besançon.

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