Elena

Il Women’s Wednesday di oggi introduce una delle donne più conosciute della mitologia greca: Elena di Troia. Ritenuta la donna più bella al mondo, venne rapita da Paride scatenando così la Guerra di Troia.

Figlia di Tindaro e Leda, si pensava che il suo vero padre fosse in realtà Zeus: il dio prese la forma di un cigno e sedusse Leda che, deposto un uovo, diede vita ad Elena. Una volta raggiunta l’età per il matrimonio, molti uomini iniziarono a corteggiarla e Tindaro, temendo di selezionare il compagno sbagliato per la figlia, annunciò una competizione aperta a tutti i pretendenti. Menelao, non potendo raggiungere Sparta in tempo, delegò suo fratello Agamennone che vinse la competizione: la mano di Elena andò così proprio a Menelao. Nel frattempo Paride, che si trovava a Troia, fu incaricato di giudicare quale fra Atena, Era e Afrodite fosse la dea più bella. Ciascuna delle divinità cercò di corrompere Paride con un premio diverso: vinse Afrodite, che aveva promesso a Paride la mano della donna più bella al mondo, Elena. Fingendo una missione diplomatica, Paride si diresse a Sparta come ospite reale. Menelao, impegnato a Creta, incaricò Elena di prendersi cura dell’atteso ospite: Paride colse così l’opportunità per rapire Elena e scappare verso Troia. Venuto a conoscenza di ciò, Menelao mandò subito un esercito a Troia con l’intento di salvare Elena, dando così inizio alla Guerra di Troia. Dopo molti anni di conflitto, come narrato dall'Iliade, la guerra finalmente finì con la vittoria di Sparta: Elena e Menelao, tornati in patria, trascorsero il resto della loro vita insieme.

Molti dei grandi scrittori classici ritraggono Elena come una vittima costretta a soccombere a Paride, diventando effettivamente un capro espiatorio per la Guerra di Troia; il suo personaggio, tuttavia, può essere analizzato diversamente. Altre versioni del mito, infatti, suggeriscono che Elena abbia scelto di scappare insieme a Paride, offrendo in questo modo una nuova chiave di lettura. Elena diventa così una figura femminile che si distacca radicalmente dalla consueta raffigurazione delle donne della mitologia greca - arriva addirittura a rifiutare i suoi doveri di madre abbandonando sua figlia Ermione, nata dal matrimonio con Menelao. Elena è, simultaneamente, il più grande oggetto del desiderio degli uomini, ma anche la causa della loro rovina. Quelle che prima erano le azioni di una donna vittima del volere maschile, in quest'ottica sono le azioni di una donna emancipata in grado di ingannare gli uomini più potenti del mondo.


“Elena”, miniatura tratta dal manoscritto “Le livre de femmes nobles et renomées”, ms. Royal 16 G V, c. 39v, 1440 circa, British Library, Londra.

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