Camilla

L’ultimo Women’s Wednesday di Maggio vede come protagonista Camilla, una giovane ragazza del popolo dei Volsci che divenne una guerriera sotto la protezione della dea Diana.

Figlia del re Metabo e di Casmilla, la vita di Camilla fu subito contrassegnata da una tragedia: sua madre morì dandola alla luce. Costretto ad abdicare, perché accusato di tirannia da parte dei Volsci, Metabo dovette scappare in esilio portando con sé la sua amata figlia. La loro fuga fu però interrotta dal fiume Amaseno. Non riuscendo a raggiungere a nuoto l’altra sponda, il re legò Camilla ad una lancia e pregò Diana di salvarla: in cambio, Metabo promise alla dea che Camilla sarebbe stata per sempre una sua fedele serva. La ragazza crebbe quindi nella natura selvaggia, diventando un’abile guerriera e cacciatrice. Decise poi di unirsi a Turno nella sua lotta contro l’eroe troiano Enea; questa decisione si rivelò però fatale per Camilla, che morì per mano di Arunte, un etrusco alleato di Enea.

Camilla è una figura singolare dell’Eneide di Virgilio: è un paradosso vivente, altalenante tra l’essere donna e l’essere guerriero. Mantenendo la sua femminilità e purezza, rifiuta le molteplici proposte da parte di vari uomini, rimanendo vergine a vita e dedicandosi completamente alla dea della caccia e protettrice degli animali selvatici. Camilla rifiuta le usuali mansioni da donna occupando un ruolo solitamente riservato agli uomini, non conformandosi così ai consueti stereotipi di genere.


“Camilla”, miniatura tratta dal manoscritto “De Mulieribus Claris”, decorato da Robinet Testard, ms. Français 599, c. 33r, 1488-1496, Bibliothèque nationale de France, Département des Manuscrits, Parigi.

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