Mercoledì dopo mercoledì, qui su Folia abbiamo visto susseguirsi moltissime donne famose per la propria bellezza. Non trovate sia arrivato il momento di abbassare le nostre aspettative? La protagonista di questa settimana è Dripetrua (o Drypetina), conosciuta ai suoi tempi proprio per la ragione opposta.

Dripetrua era la figlia di Mitridate VI, re del Ponto. Nonostante un padre così potente e conosciuto, della vita della ragazza conosciamo ben poco aldilà del suo aspetto poco piacevole. Sappiamo tuttavia qualcosa circa la sua prematura morte. Durante la terza guerra mitridatica contro Roma, attorno al 66 a.C., Dripetrua si ammalò gravemente e non poté fuggire dal Ponto insieme al padre; venne così lasciata alle cure dell'eunuco Menofilo perché potesse guarire prima di partire. La fortezza reale venne però attaccata dai Romani: temendo la cattura della principessa e le torture che avrebbe potuto subire, Menofilo decise di ucciderla e, subito dopo, di togliersi egli stesso la vita.

Se oggi la parola "brutta" suona probabilmente troppo forte e poco delicata, soprattutto per una persona nelle condizioni di Dripetrua, gli storici antichi non mostravano alcuna remora nel sottolineare il suo aspetto sgradevole. È interessante tuttavia notare come quest'ultimo fosse causato da un'anormalità genetica nei suoi denti. Dripetrua aveva infatti due file di denti, in quanto quelli da latte non le erano mai caduti: una condizione, questa, oggi nota con il nome di Hyperdontia.


“Dripetrua”, miniatura tratta dal manoscritto “De Mulieribus Claris”, decorato da Robinet Testard, ms. Français 599, c. 65r, 1488-1496, Bibliothèque Nationale de France, Département des Manuscrits, Parigi.

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