FIRENZE SI PREPARA A UNA MOSTRA DA SOGNO

Inaugurerà il 21 maggio 2013 la mostra "Il sogno del Rinascimento", in programma a Palazzo Pitti a Firenze. Il tema, come suggerito dal titolo, è proprio il sogno, al centro per la prima prima volta di una grande mostra che ne illustri la ricchezza e la varietà, dalla mitologia antica alla cultura del Rinascimento. Il percorso espositivo comincerà con il tema della notte, rappresentata con tutta la sua complessa simbologia e in particolare attraverso alcune delle tante derivazioni plastiche e pittoriche tratte dalla "Notte" che Michelangelo scolpì per il monumento funebre in memoria a Giuliano de' Medici. La sezione successiva metterà in primo luogo in risalto le opere legate al sonno, ne presenterà poi altre inerenti ai miti della classicità come il Fregio della Villa Medicea di Poggio a Caiano di Bertoldo, ma anche opere letterarie come la celebre "Hypnerotomachia Poliphili" di Francesco Colonna, in cui il sogno svolge un ruolo fondamentale. Li affiancano dipinti e incisioni di soggetto mitologico e allegorico, alcuni per la prima volta esposti a Firenze come il "Sogno del cavaliere" di Raffaello della National Gallery di Londra e il dipinto con "Venere e Amore addormentati e spiati da un satiro" del Correggio proveniente dal Museo del Louvre. Nella sezione "Sogni enigmatici e Visioni da incubo" saranno raccolte opere dal carattere oniricamente visionario e fantastico, come quella della celebre incisione di Giorgio Ghisi, denominata "Il sogno di Raffaello" o gli "Incubi tradotti in pittura" con rappresentazioni come le "Tentazioni di Sant'Antonio di Jan Mandijn" o i "Santi Eremiti" di Hieronymus Bosch del Palazzo Ducale a Venezia. Di importanza fondamentale è la sezione intitolata "La vita come sogno", che trae origine dall'eccezionale fortuna iconografica di un disegno di Michelangelo, "Il Sogno o la Vanità dei desideri umani", come dimostra il gran numero di riprese e copie che ne sono state eseguite, fra le quali quelle di Giulio Clovio, Francesco Brina e Battista Franco. La penultima sezione, dal titolo "Un principe sognatore", è dedicata alla figura di Francesco de' Medici e al suo particolare e fecondo rapporto con il sogno, di cui ci sono pervenute varie testimonianze, spesso impregnate di fantastica teatralità, in questo simbolicamente rivelatrici di quanto e come il Sogno fosse al centro del dibattito culturale della fine del Rinascimento. La mostra si conclude con un richiamo all'Aurora, considerata nel Rinascimento come lo spazio-tempo dei sogni veri, per aprirsi infine al Risveglio (con il "Risveglio di Venere" di Dosso Dossi) come espressione della ciclicità paradigmatica e complementare del tempo. Per maggiori informazioni: sito del Ministero dei Beni culturali.
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