Iole

Eccoci arrivati all'ultimo appuntamento con il nostro Women's Wednesday prima della pausa natalizia! La protagonista della storia della settimana è Iole, personaggio della mitologia greca sorprendentemente scaltro. Nonostante esistano numerose versioni del mito di Iole ed Ercole, Boccaccio si concentra sul più singolare racconto fornito da Ovidio.

Figlia di Eurito, re della città di Ecalia, Iole era una fanciulla di incredibile bellezza. Il padre l'aveva promessa in sposa a chiunque avesse vinto un torneo di tiro con l'arco, al quale lo stesso Ercole decise di partecipare. L'eroe si era appena aggiudicato il titolo quando il re, resosi conto dell'assassinio della precedente moglie e dei loro figli da parte dell'eroe stesso, venne meno alla sua promessa e impedì la nuova unione. Ercole rispose muovendo guerra contro Ecalia, finendo così per uccidere Eurito e rapire Iole. Nonostante lo shock per la morte del padre e per la sua stessa sorte, la giova fu abbastanza brillante da fingere amore verso il nuovo marito, che di rimando cadde presto sotto il suo più totale controllo. Iole convinse infatti Ercole a fare qualsiasi cosa lei desiderasse, compreso indossare corone di fiori, tessere e vestirsi e comportarsi da ragazza. Armata solamente della sua arguzia, Iole riuscì così a vendicare la morte del padre trasformando Ercole da possente eroe a zimbello di molti.


“Iole”, miniatura tratta dal manoscritto “Des cleres et nobles femmes”, ms. Royal 20 C V, c. 34v, primo quarto del XV secolo, British Library, Londra.

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