Iside-10r L’appuntamento del  Women's Wednesday di questa settimana è dedicato alla dea Iside: raffigurata spesso intenta in svariate occupazioni, viene qui illustrata circondata da contadini e nell’atto di scrivere un libro di leggi. Tanti sono i miti che riguardano Iside, che oltre ad essere celebrata come regina d'Egitto e dea della luna, viene anche riconosciuta come patrona della fertilità, dei campi e delle cure magiche. Boccaccio, tuttavia, si sofferma su un altro mito che vede l’origine di Iside in una donna chiamata Io. Secondo questa leggenda Zeus, sotto l’effetto di un incantesimo o travolto dalla bellezza della ragazza, si innamorò di Io: cercando di proteggerla e di scampare all’ira della moglie Era, il dio la trasformò in una giovenca. Nonostante tutti gli sforzi di Zeus, Era venne comunque a conoscenza della trasformazione e  mise Io sotto il controllo di Argo. Zeus riuscì ad uccidere Argo e a liberare la ragazza, mandandola in lungo viaggio verso l’Egitto; una volta raggiunta la destinazione, Io finalmente riacquistò sembianze umane.  Successivamente l’autore del De Mulieribus Claris narra di come Iside abbia insegnato agli Egiziani a coltivare la terra, a nutrirsi dei prodotti coltivati e a vivere in una società civilizzata. Per onorare la loro regina, quindi, gli Egiziani eressero numerosi templi a suo nome, conferendole lo status di dea. “Iside”, miniatura tratta dal manoscritto “Des cleres et nobles femmes”, ms. Spencer Collection 033, f. 10r, 1450 circa, The New York Public Library.
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