L’assedio di Antiochia

Esattamente 921 anni fa, il 21 Ottobre 1097, ebbe inizio il primo Assedio di Antiochia. Il conflitto, che durò per 8 mesi, segnò l’arrivo in Terra Santa della Prima Crociata: la città di Antiochia, infatti, si trovava (e si trova ancora) all’incirca a metà fra Costantinopoli e Gerusalemme, nel nord della Siria.

La città era così grande che le truppe dei Crociati non era in grado di circondarla interamente, e l’idea di un assalto alle mura era dai più considerata impossibile. La principale speranza dei Crociati, numericamente meno della metà dei Turchi, era quella di trovare un traditore all’interno della città – e così accadde. Fra i mesi di aprile e maggio, uno dei comandanti dell’armata cristiana, Boemondo di Taranto, entrò in contatto con Firouz, benestante cittadino di Antiochia: il 3 giugno quest’ultimo guidò la scalata alle mura da parte delle truppe di Boemondo, che poterono così aprire le porte della città al resto dell’armata, che uccise la maggior parte dei cittadini ad esclusione dei Cristiani. Sebbene un’altra grande armata turca abbia cercato di riprendere la città dopo pochi giorni, i Crociati riuscirono a mantenere il controllo di Antiochia e Boemondo ne fu proclamato sovrano, dando così inizio alla storia della città come nuovo Stato Crociato con il nome di Principato di Antiochia.


“Assedio di Antiochia”, miniatura tratta dal manoscritto “Passages faiz oultre mer par les François contre les Turcqs et autres Sarrazins et Mores oultre marins”, ms. Français 5594, c. 59v, ca. 1474, Bibliothèque nationale de France, Département des manuscrits, Parigi.

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