Medea-16r

Eccoci ad un nuovo appuntamento con il Women's Wednesday! Questa volta parleremo di Medea, una delle donne più famose della mitologia greca, resa immortale anche dalla tragedia omonima scritta da Euripide.

Medea viene descritta come una bellissima, astutissima maga: il suo nome, infatti, può significare "progettare, pianificare" così come "scaltrezza". La donna abitava nella Colchide ai tempi in cui Giasone e gli Argonauti vi arrivarono durante la ricerca del Vello d'Oro. Invaghitasi dell'eroe, Medea gli promise aiuto: in caso di successo, la sua ricompensa sarebbe stato il matrimonio con Giasone stesso. La maga giocò quindi un ruolo fondamentale nel ritrovamento del Vello d'Oro, aiutando ripetutamento Giasone grazie alle sue arti magiche; quando riuscì infine a recuperare il Vello, l'uomo mantenne la promessa e ripartì per mare portando Medea con sé. Per poter distrarre il padre dalla propria fuga, Medea non esitò ad uccidere e a far smembrare il proprio fratello, sapendo che il padre si sarebbe fermato per dargli la giusta sepoltura, dopo averne raccolto le membra.

Medea e Giasone giunsero così a Corinto, dove furono sposati per una decina d'anni ed ebbero numerosi figli. Giasone, tuttavia, abbandonò la moglie per la figlia del re, Glauce; accecata dalla rabbia, Medea decise di vendicarsi su Giasone uccidendo i loro stessi figli, privandolo della discendenza. Non contenta, inoltre, la maga donò un abito avvelenato a Glauce: quando la principessa lo indossò, il veleno di cui era intriso prese immediatamente fuoco, uccidendo Glauce, il re, e l'intero palazzo reale.


“Medea”, miniatura tratta dal manoscritto “Des cleres et nobles femmes”, ms. Royal 20 C V, f. 16r, primo quarto del XV secolo, British Library, Londra.

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